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Il font giusto per i tuoi adesivi pubblicitari

Vuoi creare degli adesivi pubblicitari per il tuo negozio, per dare un tocco più accattivante alla tua attività, ma non sai quale font usare per le scritte. Come si fa a sceglierli? È davvero importante trovare il giusto carattere, o basta semplicemente scrivere le cose giuste?

Il font della tua pubblicità è la forma con la quale comunichi, quindi è un argomento da trattare con le pinze, molto importante, in cui immergersi in maniera intelligente e curiosa. Per i tuoi adesivi pubblicitari e le tue vetrofanie è consigliato un font che abbia caratteristiche simili al tuo brand, o che risuoni in qualche modo con la tua immagine coordinata, perché il marketing agisce e colpisce anche in canali laterali, meno diretti, più viscerali, come il font scelto, il colore, la forma. Oltre ovviamente il contenuto, che resta la cosa più importante.

Il “Sole 24 ore” ha stilato una lista dei principali font da usare, sottolineando quali sono le loro caratteristiche storiche. Qui di seguito abbiamo elencato i migliori, quelli che possono davvero fare la differenza nei tuoi adesivi pubblicitari o nelle tue vetrofanie.

Helvetica è un po’ i Beatles della tipografia: è talmente diffuso ed amato che le sono stati dedicati numerosi libri e anche un documentario. Disegnato nel 1957 dallo svizzero Max Miedinger, non costituiva a suo tempo una grande novità, ma era il perfezionamento di caratteri che esistevano già nell’Ottocento. Helvetica è nato al momento giusto – quello in cui la nuova grafica svizzera faceva da modello a designer di quasi tutto il mondo – e da allora non ha smesso di essere utilizzato.


Quando Paul Renner lo disegnò, nel 1927, Futura rispondeva perfettamente, con le sue forme pure e geometriche, alla tipografia delle avanguardie e del Bauhaus. All’inizio del XXI secolo lo troviamo un po’ ovunque: anche nella segnaletica delle stazioni italiane, in cui purtroppo non dà il meglio di sé: le lettere si assomigliano un po’ tutte, e non aiutano il viaggiatore ad orientarsi.


In una lista come questa, come in qualsiasi lista riguardante i migliori font, non può mancare il classico e mitico Bodoni.
Il fiore all’occhiello del Made in Italy in questo campo, resta uno dei font più amati della storia.

Giambattista Bodoni ha progettato questa serie di caratteri a cavallo tra il ‘700 e l’800 (e sì, sono ancora moderni!).
Resta ancora oggi riconoscibile, soprattutto per la sua eleganza immutata, le grazie sottili, la personalità forte eppure dall’apparenza delicata e perfettamente equilibrata. Insomma: un must per chi vuole restare su un tono classico, ma inconfondibile.


Il Gotham è netto, assertivo, forte, eppure sincero, amichevole, comprensibile e chiaro.
È, si può dire, uno dei font più simbolici del nostro millennio: versatile eppure efficace in moltissimi contesti.
Non per niente è stato scelto da Barack Obama per la sua immagine e la sua campagna elettorale nel 2008. È un font che incarna esattamente il “Yes, We Can”.

Disponibile in moltissime varianti, ancora oggi viene usato in ambito pubblicitario e comunicativo specie per testi brevi e concisi (payoff, tagline, title, slogan…), che puntano all’impatto visivo immediato.


Il Gill Sans è britannico.
Questa è la sua definizione più essenziale, di solito.
Britannico perché è nato in Inghilterra, ma anche perché è stato usato da moltissime istituzioni inglesi nella storia (in primis la Chiesa d’Inghilterra e la BBC).

Sobrio, versatile, senza fronzoli: mira dritto al punto, fa parlare il contenuto e la forma diventa un sostegno impeccabile, che non stona mai su nulla e che valorizza qualsiasi messaggio, Brand o testo.


L’Akzidenz-Grotesk èci porta ancora una volta indietro nella storia, alla fine dell’800 quando venne inventato in Germania su commissione presso la fonderia Berthold.
È un font essenziale, super leggibile, grande amico dei toni sobri e decisi.

Per essere un font che ha più di 120 anni, risulta ancora moderno e richiesto. Forse anche grazie alle molte modernizzazioni che ha subito nel tempo; la sua essenza però è immutata. Ha fatto decisamente la storia della tipografia e continua a essere di ispirazione per il filo “Sans Serif” dei font anche più moderni.


Il Baskerville è eleganza.
Terminiamo la carrellata dei nostri font preferiti, infatti, con un font “seriffato” d’eccellenza.
Le sue grazie sono decisamente equilibrate e rendono il font leggibile, perfetto per i toni più ricercati che però non ti guardano dall’alto al basso. Splendido, grazioso e sempre riconoscibile.

Anche il Baskerville risale a molto tempo fa: nato nel 1757 dalla mano di John Baskerville (appunto), mantiene ancora oggi ila sua posizione molto alta nella classifica dei font classici più amati e usati.
Molto impiegato nel settore del lusso, si presta comunque all’utilizzo anche per prodotti diversi, in qualsiasi caso si voglia mantenere uno stile aggraziato e piacevole.


E il vostro adesivo che font avrà?

Speriamo di avervi aiutati a capire quale potrebbe essere il font giusto per i vostri adesivi e le vostre vetrofanie.
Ricordate di restare sempre fedeli ai valori del vostro brand, al suo stile e al suo tono di voce.
Un font, infatti, riesce a incarnare tutto questo: i valori portanti, ma anche i canoni stilistici della vostra comunicazione. per questo è importante non trascurarne mai la selezione!

E ora, con il nostro configuratore, non vi resta che creare i vostri adesivi e le vostre vetrofanie personalizzate.
Vi aspettiamo!

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