L’obiettivo non è “appendere più grafiche possibile”, ma guidare i flussi e valorizzare sponsor e informazioni utili senza sovraccaricare lo spazio. Per questo, prima di pensare ai supporti, conviene mappare il percorso tipico: accrediti → tribune → servizi → area premiazione. Solo dopo si sceglie cosa usare e dove, con un occhio a sicurezza (ignifugo, antiscivolo) e tempi di montaggio.
Nel kit essenziale dei tornei al chiuso funzionano soluzioni rapide e coerenti: striscioni in TNT per balaustre e fondali (anche in versione ignifuga quando richiesta dalla struttura: vedi striscioni in TNT e TNT ignifugo occhiellato), roll-up per varchi e accrediti (roll-up pubblicitari), totem come “landmark” nei bivi (totem pubblicitari) e adesivi calpestabili per instradare in modo intuitivo (adesivi per pavimenti con protettivo). Nelle prossime sezioni vediamo come combinarli con criterio — poche regole chiare, molta efficacia visiva — evitando sprechi e riducendo le richieste d’informazioni allo staff.
Mappa degli spazi: progettare i flussi prima delle stampe
Prima di scegliere supporti e formati, serve una mappa funzionale del palazzetto. Nei tornei indoor lo spazio si legge in movimento: il pubblico non “studia” i cartelli, li intercetta. Disegna quindi il percorso reale — ingressi → accrediti → tribune → servizi → area gara → uscita — e marca i decision point (scale, bivi, corridoi che si incrociano). Lì posizionerai la segnaletica per eventi sportivi al chiuso con il miglior rapporto sforzo/risultato.
Distanze di lettura e gerarchie
- Titoli 1 messaggio = 1 cartello. Evita “super banner” pieni di informazioni: meglio più segnali brevi.
- Contrasto alto (scuro su chiaro o viceversa) e icone universali per servizi e direzioni.
- Distanza di lettura: in corridoio 3–5 m sono già tanti; in tribuna ragiona su 10–20 m. Dimensiona di conseguenza.
- Ripetizione “a briciole di pane”: una freccia a pavimento ogni 6–8 metri guida più di un cartello enorme.
Dove conviene cosa
- Ingressi e accrediti: messaggi verticali, facilmente riposizionabili; i roll-up (roll-up pubblicitari) funzionano come beacon d’orientamento.
- Bivi e scale: elementi alti e riconoscibili; i totem (totem pubblicitari) creano “landmark” che si vedono sopra le teste.
- Percorsi: frecce e pittogrammi calpestabili (adesivi per pavimenti con protettivo) riducono domande allo staff e smaltiscono le code.
- Tribune e balaustre: messaggi orizzontali ampi e leggibili; gli striscioni in TNT (striscioni in TNT) segmentano i settori e danno visibilità a sponsor senza “invadere” i passaggi.
Mini-checklist operativa: stampa una planimetria, evidenzia i colli di bottiglia, assegna a ogni punto decisionale un solo messaggio prioritario. Così il kit di allestimento nasce dai bisogni reali e non dal catalogo, e le tue scelte — striscioni TNT, roll-up, totem, adesivi calpestabili — diventano soluzioni, non decorazioni.
Sicurezza e conformità: cosa serve indoor (senza complicarsi la vita)
Nei tornei indoor la parola d’ordine è tracciabilità: materiali idonei, certificazioni a portata di mano, posa corretta. Non è burocrazia fine a sé stessa: significa ridurre rischi e lavorare sereni con gestori, vigili e responsabili di struttura. Ecco come affrontarla in modo pratico
Ignifugo: cosa significa davvero (e quando serve)
Reazione al fuoco ≠ resistenza al fuoco. A noi interessa che i materiali non favoriscano la propagazione di fiamma/fumo.
Spazi chiusi, tribune e aree ad alta affluenza richiedono spesso supporti ignifughi: verifica sempre il regolamento della struttura.
In caso di dubbio, scegli soluzioni già pronte come gli striscioni TNT ignifughi (occhiellati e leggeri), e archivia il certificato con la pratica dell’evento: striscioni TNT ignifughi.
Antiscivolo: adesivi a pavimento fatti bene (e messi meglio)
Gli adesivi calpestabili sono il tuo alleato per guidare i flussi senza occupare pareti. Per funzionare davvero, devono essere:
- Protetti in superficie (film con finitura “buccia d’arancia”) per garantire grip;
- Posati su superfici pulite e asciutte, con una mini prova su un punto nascosto;
- Usati per messaggi brevi: frecce, icone, numeri di settore.
Se l’evento dura pochi giorni, la soluzione “temporanea” è perfetta: adesivi per pavimenti con protettivo.
Micro-glossario per non perdersi
- Certificazione: documento che attesta la classe di reazione al fuoco del materiale. Salvala in PDF con nome parlante.
- Scheda tecnica: manutenzione, posa, limiti d’uso. Utile al montaggio e allo smontaggio.
- Tracciabilità: abbinare ogni supporto a un’area del palazzetto (es. “TNT tribuna Ovest – sponsor X”).
Checklist “pronta per i controlli”
- Elenco dei supporti con posizione (es. balaustre tribuna A, foyer ingresso, scala settore 2).
- Certificati ignifughi dei materiali tessili o cartacei installati in area pubblico.
- Istruzioni di posa per gli adesivi calpestabili antiscivolo e conferma del test su piccola area.
- Contatti del referente allestimenti (nome + cellulare) per eventuali verifiche in loco.
Nota di metodo: integra la segnaletica per eventi sportivi al chiuso nei processi dell’organizzazione. Un file condiviso “Allestimenti & Sicurezza” evita fraintendimenti, accelera i sopralluoghi e ti permette di intervenire rapidamente se cambiano accessi o percorsi. Scegli supporti coerenti — striscioni TNT ignifughi per le aree visive ampie, adesivi calpestabili per i flussi — e costruisci intorno a loro un kit modulare facile da aggiornare.
Gerarchie visive & copy: rendere leggibile un torneo al chiuso
In un palazzetto affollato non conta avere “il cartello più vistoso”, ma quello che riesce a farsi capire in una frazione di secondo. Un torneo indoor vive di flussi veloci: il pubblico entra, cerca posto, scende a prendere acqua, torna in tribuna, si sposta tra un campo e l’altro. Se la segnaletica non è chiara, ogni passaggio diventa un imbuto di domande allo staff.
Pensaci: meglio un solo striscione enorme con dieci indicazioni o tre supporti diversi, ciascuno con un messaggio secco? La regola è questa: un supporto = un’informazione. In tribuna, per esempio, bastano striscioni in TNT con il nome del settore, grandi e lineari (striscioni in TNT). Per orari o comunicazioni che cambiano spesso, più utili i cavalletti bifacciali posizionati agli ingressi (cavalletti espositori). E per il pubblico che vaga in cerca del campo giusto? Una sequenza di adesivi calpestabili lungo il corridoio riduce ansia e code (adesivi per pavimenti con protettivo).
La leggibilità non dipende solo dal supporto, ma anche dal modo in cui lo scrivi. Frasi brevi, verbi chiari, niente testi prolissi. “Ritira il pass qui”, “Vai al Campo 2”, “Tribuna Ovest”. Poche parole, grandi abbastanza da leggersi a distanza. Se poi abbini un colore forte alle direzioni e un altro alle aree riservate, crei un codice cromatico che accompagna le persone senza che se ne accorgano.
E qui un piccolo trucco da organizzatori esperti: fai un giro in palazzetto con un paio di mockup stampati su A4, appiccicali con nastro dove pensi di metterli e osserva da lontano. Se devi socchiudere gli occhi per capire cosa c’è scritto, significa che serve lettering più grande o un contrasto più deciso. È un test banale, ma spesso vale più di mille file grafici perfetti.
Tre scenari tipo (micro-casi reali per tornei indoor)
1) Ingresso & accrediti – 8:15 del mattino.
La fila si forma prima che aprano i cancelli. Qui serve verticalità e un messaggio che intercetti lo sguardo mentre le persone avanzano. Un roll-up allineato al flusso funziona meglio di un cartello laterale: titolo grande (“Accrediti atleti”), freccia piena e nessun orpello. A un metro dal desk, un secondo roll-up conferma l’azione (“Ritira il pass qui”). Se il foyer è ampio, aggiungi due adesivi calpestabili come “briciole” a terra per evitare serpentine inutili. Soluzione pulita, costo contenuto, massima resa. → roll-up pubblicitari · adesivi per pavimenti con protettivo
2) Bivi e scale – la zona “dove vado adesso?”.
Qui la segnaletica per eventi sportivi al chiuso deve sorvolare le teste. L’errore classico è appiccicare frecce a parete, alte 150 cm, che spariscono dietro la folla. Meglio un totem ben centrato nel corridoio, a cavallo del bivio, con due soli messaggi (es. “Campi 1-2” → sinistra; “Tribune Est” → destra). Se il corridoio è stretto, sposta il totem di 1 m “prima” del bivio e accompagna la curva con una serie corta di calpestabili. Effetto “binario” immediato, niente ingorghi. → totem pubblicitari · adesivi calpestabili
3) Tribune & sponsor – il palcoscenico vero.
In tribuna non serve parlare: serve nominare. Settori, file, aree stampa: poche parole, corpo grande. Gli striscioni in TNT stesi sulle balaustre danno sia identità ai settori sia visibilità agli sponsor senza invadere i percorsi. Se la struttura lo richiede, scegli la versione ignifuga e archivia il certificato con la pratica evento. Per le comunicazioni “del giorno”, affianca ai varchi dei cavalletti bifacciali con orari aggiornati. → striscioni in TNT · TNT ignifugo occhiellato · cavalletti espositori
Mini-procedura “dalla piantina al montaggio” (3 mosse, cronometrate)
- Segna i punti decisionali sulla planimetria (ingresso, bivio, tribuna).
- Assegna 1 supporto = 1 messaggio (verticale per ingresso, landmark ai bivi, orizzontale in tribuna).
- Test lampo in loco: due mockup A3, nastro carta, distanza di lettura realistica. Se esiti, semplifica il copy prima di stampare.
Nota: il kit non deve “apparire”, deve funzionare. Se il pubblico smette di chiedere “dov’è il Campo 2?”, hai vinto la partita prima che inizi.l livello fotografico e completano il sistema insieme a TNT, mesh e nastro segnaletico. Nella conclusione mettiamo a sistema i cinque formati con una combinazione tipo, dal via al traguardo.
Playbook del giorno gara: montaggio smart senza affanno
07:30 — Sopralluogo di riapertura. Due giri veloci: varchi e corridoi. Non montare nulla finché non vedi i flussi reali. Segna con nastro carta i punti in cui la segnaletica intercetterà lo sguardo (ingressi, bivi, scale).
08:00 — Verticali first. In un torneo indoor i messaggi che “arrivano da lontano” vengono prima: posiziona i roll-up agli accrediti e ai varchi (titolo secco, freccia piena). Se il foyer è profondo, anticipa un roll-up “Accrediti Atleti →” 5–7 metri prima del desk; l’ultimo, a un metro dal banco, chiude il percorso. Se ti serve un front-office riconoscibile, monta il banco in 5 minuti e battezza l’area: desk personalizzati + roll-up pubblicitari.
08:20 — Landmark ai bivi. I corridoi si riempiono: un totem centrale “sorvola” le teste e divide le direzioni. Due messaggi e basta (“Campi 1–2” / “Tribune Est”). Se il passaggio è stretto, arretra il totem e crea una curva “guidata” con adesivi calpestabili ogni 6–8 metri: adesivi per pavimenti con protettivo.
08:40 — Identità in tribuna. Qui non “spieghi”, nomini: Tribuna Ovest, Area Stampa, Settore Famiglie. Gli striscioni in TNT stesi sulle balaustre fanno il lavoro in un colpo solo (settori + sponsor), con lettering generoso e contrasto alto. Se la struttura lo richiede, usa la variante ignifuga e archivia i certificati: striscioni in TNT · TNT ignifugo occhiellato.
09:00 — Variabili del giorno. Programma gare, orari, comunicazioni “vive”: qui i cavalletti sono insostituibili perché li sposti in 10 secondi quando cambia un campo o slitta una finale. Evita wall of text: tre righe, corpo grande, spazio bianco. → cavalletti espositori
Regola d’acciaio: se una persona si ferma, guarda il cartello e poi chiede comunque informazioni… non è un problema di stampa, è un problema di copy o posizionamento. Sposta, semplifica, riprova. Una segnaletica efficace è un organismo vivo, non un arredo.
Errori comuni (e come evitarli in 30 minuti)
La scena tipica: materiale perfetto, cartelli impeccabili… eppure la gente si ferma e chiede. Perché? Spesso il problema non è cosa stampi, ma come lo usi nel contesto di un torneo indoor.
Errore 1 — “Tutto in un cartello solo”.
Dieci informazioni su un’unica plancia creano rumore visivo. Soluzione lampo: separa direzione, identificazione, servizio. Direzione su verticale (un roll-up), identificazione su orizzontale (striscioni in TNT), servizi su supporti mobili (cavalletti).
Errore 2 — Frecce a parete all’altezza degli occhi.
Nei corridoi pieni spariscono. Sposta la direzione a terra con adesivi calpestabili, ritmo 6–8 metri. Il pavimento è il tuo display migliore.
Errore 3 — Messaggi “poetici”.
Nel flusso serve azione + luogo: “Ritira il pass qui”, “Vai al Campo 2”, “Tribune Ovest”. Il resto è superfluo. Se il copy è lungo, non ridurre il font: taglia.
Errore 4 — Landmark bassi.
Ai bivi, un cartello basso è invisibile sopra le teste. Alza il baricentro con un totem, due direzioni massimo, frecce piene e contrasto alto.
Errore 5 — Ignifugo “dopo”.
Scoprirlo a poche ore dall’apertura è un classico. Prevedi da subito le aree a contatto col pubblico con TNT ignifugo e certificazioni allegate: striscioni TNT ignifughi occhiellati.
Errore 6 — Aggiornamenti ingestibili.
Programmi che cambiano? Se stampi su supporti “fissi” sei costretto al nastro e alle correzioni last minute. Tieni liberi i varchi con cavalletti e roll-up per messaggi “del giorno”: sposti, sostituisci, finito.
Test rapido da 5 minuti: fermati a 12 metri da ogni messaggio. Se non leggi in due secondi, non è “colpa del pubblico”: è il formato, il contrasto o il posizionamento. Correggi quello, non il logo dello sponsor.
Scelta rapida dei supporti: albero decisionale (versione tascabile)
Quando il tempo stringe, prendi decisioni con tre domande in fila. Niente teoria: rispondi e applica.
D1. Il pubblico è in movimento o staziona?
- In movimento → serve direzione lungo il percorso: adesivi calpestabili ogni 6–8 m; a inizio corridoio un roll-up “apre” la rotta.
- Staziona (foyer, code) → totem centrali con 1–2 messaggi max; vicino al banco usa un desk personalizzato come “ancora visiva”.
D2. Ti serve identificazione o informazione?
- Identificazione (settori, aree, campi) → striscioni in TNT su balaustre/pareti lisce; se richiesto dalla struttura, versione ignifuga: TNT ignifugo occhiellato.
- Informazione variabile (orari, cambi campo) → supporti mobili: cavalletti espositori ai varchi, facili da aggiornare.
D3. Quanto è “lontano” l’occhio del lettore?
- 0–5 m (corridoi) → messaggi brevi, icone + frecce a pavimento.
- 10–20 m (tribune/palchi) → lettering generoso su TNT; evita dettagli e testi lunghi.
- Distanza variabile (ingressi) → roll-up perché verticali e riposizionabili in pochi secondi.
Regola rapida: un supporto = uno scopo. Direzione? Pavimento + verticale. Identificazione? TNT orizzontale. Info del giorno? Cavalletti/desk. Con questo schema eviti sovrapposizioni e la tua segnaletica per eventi sportivi al chiuso diventa un sistema, non un collage.
Copy makeover: da “cartello confuso” a segnaletica che guida (prima/dopo)
A volte basta riscrivere. Qui sotto trovi micro-esempi reali di tornei indoor: stessa esigenza, segnaletica per eventi sportivi al chiuso ripensata per più velocità di lettura.
Prima
Benvenuti al Torneo Città di X. Per accedere alle tribune rivolgersi al personale o seguire le indicazioni poste lungo i corridoi del primo piano.
Dopo (roll-up all’ingresso)
Tribune Est →
Scale a sinistra – 1° piano
(Verticale che “buca” il flusso: un roll-up si vede da lontano e si riposiziona in 10 secondi.)
Prima
Area Spogliatoi – Vietato l’accesso al pubblico – Accesso atleti e tecnici autorizzati
Dopo (totem ai bivi + calpestabili)
Spogliatoi → Solo atleti & staff
Uscita ← Pubblico
(Un totem “sorvola” le teste e separa i flussi; una scia di adesivi calpestabili fa da binario.)
Prima
Campo 2 – Sponsor ufficiale – Segui il nostro profilo Instagram @…
Dopo (identificazione in tribuna)
CAMPO 2
Logo sponsor
(Niente chiacchiere, solo nominare: su balaustra, uno striscione in TNT leggibile da 10–20 m. Se richiesto: versione TNT ignifugo occhiellato; base: striscioni in TNT.)
Prima
Programma della giornata: quarti di finale, semifinali, finale, premiazione con autorità…
Dopo (zona varchi/foyer, informazione “del giorno”)
Oggi
09:30 Quarti • 14:00 Semi • 18:00 Finale
Premiazione → Foyer Nord
(Meglio un cavalletto bifacciale vicino al flusso: quando cambia l’orario, sostituisci la stampa e fine → cavalletti espositori.)
La regia invisibile dei tornei indoor
Un torneo al chiuso non si giudica solo dal numero di partite o dal livello degli atleti. Si giudica da come il pubblico si muove, da quante volte lo staff viene interpellato, da quanto un genitore in tribuna riesce a “leggere” l’evento senza chiedere indicazioni. In altre parole: la vera riuscita è data dalla chiarezza dell’allestimento.
Striscioni, roll-up, totem, desk, cavalletti, adesivi calpestabili non sono arredi da posizionare “a sentimento”: sono strumenti di regia invisibile, piccoli segnali che trasformano il caos in flusso. La forza di un buon kit per tornei indoor sta proprio qui: ogni supporto ha un compito preciso e lavora in concerto con gli altri.
Non serve riempire le pareti di messaggi: bastano pochi elementi ben studiati, coerenti con i percorsi e rispettosi delle regole di sicurezza (ignifugo dove richiesto, antiscivolo a terra). In cambio ottieni meno confusione, più ordine, sponsor più visibili e soprattutto un pubblico che si gode la partita invece di rincorrere informazioni.
La prossima volta che progetti un evento in palestra o in palazzetto, pensa al tuo allestimento come a una mappa narrativa: accompagna lo spettatore dal primo passo all’applauso finale. Con le giuste scelte — TNT, roll-up, totem, desk, adesivi calpestabili, cavalletti — il tuo torneo non sarà solo organizzato: sarà memorabile.

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